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Reborn rich: la vita è sogno. Recensione kdrama

Monumentale. Per quanto all’inizio costi allo spettatore stringere con il drama il patto del fantasy, alla fine l’accordo si sfalda perché la trama è tutt’altro che fantastica. La vita è sogno, diceva e intitolava una delle sue opere teatrali Pedro Calderón de La Barca nel 1635. E, in effetti, l’esistenza può essere quel che accade in un attimo di incoscienza, o piuttosto una partita a scacchi tra psicologia e suspence che, insieme alla quotidianità dei personaggi, narra quella della ricca famiglia Jin, detentrice di un’azienda miliardaria – un cosiddetto chaebol o, tradotto, conglomerato -, il Sonyang, i cui componenti si sfidano per ottenerne il controllo supremo.

Magistrali gli attori protagonisti (e non) per le abilità interpretative non solo del loro personaggio, ma del mondo in cui muoversi in un film complesso e pieno di spigoli. Song Joong Ki è un attore navigato e la sua esperienza è del tutto necessaria per rendere al meglio il ruolo duale non solo dei due personaggi che deve interpretare, ma anche della loro doppiezza. Interpreta Yoon Hyun Woo, un devoto e leale servitore della famiglia Jin che però viene da questa brutalmente tradito e ucciso. Ma la sua storia continua e se prima era nato povero e con severe restrizioni, ora rinasce… ricco. Nello specifico torna subito in vita e lo fa nei panni del nipote più giovane del Sonyang, Ji Do Jun. Un ragazzo intelligente, furbo e carismatico che, con la sua faccia d’angelo, dovrà nascondere la vendetta che invece brama.

Dunque Jin Do Jun le proverà tutte per ereditare o comprare il Sonyang da colui che l’ha fondato, l’avaro ma lungimirante nonno, il presidente Jin Yang Chul (interpretato da Lee Sung Min).

Un rapporto il loro di stima e sfida, alla continua messa alla prova per decretare se il presidente si lascerà mai convincere dalla tenacia del nipote e per comprendere se quest’ultimo sarà il vero erede. Una sfida in balia degli intrighi e delle gelosie degli altri membri della famiglia, dai figli del nonno ai nipoti, che innescheranno un tripudio di truffe e giochetti, da dare in pasto alla procura, o meglio alla procuratrice, detta il Cupo Mietitore del Sonyang: Seo Ming Young (interpretata da Shin Hyun Been), coetanea di Jin Do Jun.

Una storia che non dà pace o sollievo e porta lo spettatore fino alla fine a colpi di fallimenti e vittorie dei vari personaggi, che si fanno la guerra l’uno contro l’altro a colpi di astuzie, sul filo gracile che li separa dalla morte. Ma anche un percorso istruttivo, in cui sfilano circa vent’anni di storia della Corea del Sud: dalle manovre per industrializzare un paese povero agli incidenti di percorso per arrivarci, come la crisi del debito ripagato in anticipo al Fmi o quella delle carte di credito, agli episodi che hanno fatto conoscere un po’ di più il paese al mondo come il raggiungimento, per la prima volta nella storia, della semifinale durante i Mondiali del 2002.

Se a volte la trama sembra sfacciata per le vittorie raggiunte da Jin Do Jun, in realtà non si dimostra mai così clemente. Allora è complesso e a tratti ingiusto il rapporto tra il protagonista e la procuratrice, da quando sono studenti fino a quando entrano nel mondo degli adulti e del lavoro: il loro piacersi è un’attesa di tempi migliori, quelli in cui le lotte famigliari per il dominio della holding finanziaria cesseranno.

Così come è psicologico, sentimentale e guerrigliero il rapporto tra un nipote che vuole sfidare il nonno – ma alla fine fa di tutto per sentirsi davvero come il nipote preferito e amato – e un nonno che non vuole ammettere quanto quel nipote abbia il suo stesso talento imprenditoriale e il fiuto per i soldi, né quanto in realtà lo ami perché nella somiglianza, in fondo, c’è anche comprensione.

Una serie da seguire fino all’ultimo frame, senza dimenticarne nemmeno un particolare. Perché, come nei lavori ben fatti, è soprattutto l’inizio che spiega il finale e perché ogni istante vissuto con Jin Do Jun si instaura nella mente dello spettatore come un compagno fedele, qualcuno che esiste, ma che al tempo stesso è impossibile possa esistere. E Song Joong Ki vi farà amare quel personaggio che rimarrà tale e reale solo per voi.

Reborn rich è una seria sudcoreana di 16 episodi, uscita nel 2022 e basata sul web novel di San Kyeong. Diretta da Jung Dae-Yoon e scritta da Kim Tae-Hee.

Cast (personaggi principali): Song Joong-Ki, Lee Sung-Min, Shin Hyun-Bin.

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